Celebrazione dei Vespri e Esposizione dell'Urna Volpi
Lo straordinario evento si terrà nella Cattedrale di Como domenica 29 ottobre alle 14.30
La cordiale collaborazione avviata da qualche anno tra la Cattedrale e il Conservatorio, a Como, ha già dato buoni frutti. Particolarmente intensa e significativa si prospetta l’iniziativa in programma per l’ultima domenica di ottobre, nel pomeriggio, con la celebrazione di un Vespro solenne che vedrà la partecipazione di quattro cori del Conservatorio, insieme ad alcuni solisti e strumentisti. Durante il vespro verrà anche esposta l’Urna Volpi, il prezioso reliquiario di fine Cinquecento, voluto dal vescovo Gianantonio (1559-1588), primo attuatore delle riforme tridentine in diocesi.
L’occasione è offerta dalla ricorrenza dei 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi (Cremona, 1567) che già ha dato origine, nell’ambito del Conservatorio cittadino, a varie manifestazioni a ricordo e riscoperta di un musicista di grande creatività, insieme ad altri compositori a lui vicini per motivi cronologici, geografici e stilistici.
Attenendosi, ovviamente, alla forma liturgica in uso all’epoca, verranno eseguiti salmi e antifone, inni e cantici musicati dallo stesso Monteverdi e da altri suoi contemporanei, come Pietro Lappi e Andrea Gabrieli. Potrebbe apparire, questa, un’iniziativa “nostalgica”, un ritorno ad un passato per definizione non più ripetibile, ma è piuttosto un’operazione culturale con il semplice scopo di far conoscere e apprezzare in maniera più completa e coinvolgente capolavori musicali ricondotti al loro contesto originario.
Al tempo stesso, i solenni Vespri del prossimo 29 ottobre consentiranno di assaporare l’intensità spirituale di una fase storica della Chiesa spesso riduttivamente descritta come caratterizzata da atteggiamenti di rigidità e di contrapposizione, mentre la “visibilità” e “sonorità”, tipica di quelle celebrazioni seicentesche, unite alla stupefacente creatività musicale, hanno saputo dare forma e voce ad uno slancio spirituale che oggi – riconosciamolo – ci manca molto.