Memoria Cathedralis

DAL 5 MAGGIO TORNA “MEMORIA CATHEDRALIS”

Dopo tre anni di “stop” imposto dalla pandemia, a Como ritorna “Memoria
Cathedralis”, il calendario di momenti di preghiera e culturali che, per tutto il mese di
maggio, ruoteranno intorno alla data in cui si fa memoria della consacrazione della
prima Cattedrale, Santa Maria Maggiore. Il progetto di “fare memoria” della “chiesa
madre” della Diocesi, la cui «chiara architettura sovrasta il centro storico di Como e
s’impone alla vista del viaggiatore che giunge in città dai valichi della pianura o dal
lago», affonda le sue radici all’intuizione che, trent’anni fa, ebbe l’arciprete monsignor
Pietro Pini.
Venerdì 5 maggio, alle 21.00, sarà l’esperta di arte, Roberta Lietti, a intervenire in una
conferenza dal titolo “Mario Radice, uomo di fede e artista”. Da venerdì prossimo,
infatti, saranno visibili, nelle teche poste in prossimità della Porta della Rana, un nutrito
numero di opere su carta (bozzetti, studi ecc) di carattere religioso, eseguite da Mario
Radice dagli anni ’40 fino al 1985 circa. Alcune opere, per lo più dedicate alla figura
della Madonna, sono di dimensione molto ridotta, quasi delle miniature, molto delicate
e preziose. Questa esposizione va ad aggiungersi a quella del dipinto dedicato alla
“Crocifissione”, tuttora visibile – e lo sarà per l’intero periodo estivo – sotto i portici del
Palazzo dei Canonici. Questi preziosi disegni e dipinti sono stati donati alla Cattedrale di
Como dalle signore Barbara e Francesca Radice, figlie del maestro, che, come recita il
titolo della conferenza, oltre a essere un artista di fama internazionale (oggi al centro di
una grande ricerca sulle sue produzioni) fu un uomo di grande fede, molto legato al
Duomo.
Il successivo 12 maggio (un giorno prima della data “ufficiale” che cade di sabato),
alle ore 20.45 il cardinale Oscar Cantoni presiederà il solenne pontificale nella
memoria della dedicazione della Cattedrale.
Venerdì 19 maggio, invece, la “Cappella musicale del Duomo”, diretta dal maestro
don Nicholas Negrini, all’organo il maestro Lorenzo Pestuggia, eseguirà la Messa “Rex

Pacificus”, opera del comasco Luigi Picchi. Anche in questo caso vuole essere un
omaggio postumo al grande musicista e compositore, scomparso 50 anni fa.
L’anniversario risale al 2020, ma non è stato possibile ricordarlo a causa della
pandemia.
Infine, a chiusura, il 26 maggio, alle ore 21.00, don Andrea Stabellini e il fotografo Carlo
Pozzoni illustreranno la bellezza della Cattedrale a partire dai suggestivi giochi di luce
che vetrate e finestre riescono sempre a creare all’interno dell’edificio sacro.

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